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Il testo è una raccolta sintetica dei principali elementi che rappresentano il patrimonio culturale di Piansano. Partendo dall’analisi dei fattori caratteristici del patrimonio paesaggistico dell’Alta Tuscia, si elencano le principali evidenze archeologiche che ...
SINOSSI
Il testo è una raccolta sintetica dei principali elementi che rappresentano il patrimonio culturale di Piansano. Partendo dall’analisi dei fattori caratteristici del patrimonio paesaggistico dell’Alta Tuscia, si elencano le principali evidenze archeologiche che punteggiano il territorio di Piansano, sostanza di un potenziale museo diffuso. Muovendo da sud si incontrano rispettivamente: l’Area archeologica nei boschi comunali, interessata nell’ultimo decennio da scavi sistematici che hanno aggiunto importanti dati sulla conoscenza archeologica di Piansano nel periodo della romanizzazione; Poggio Metino, località nella quale da sempre gli abitanti del posto hanno sperato di trovare le tracce dell’antica Maternum; il fontanile detto “bagno della regina” situato nell’area più settentrionale del territorio, importante testimonianza non solo della fase etrusca, ma anche dell’interesse verso gli scavi di antichità che nell’ottocento si diffonde in tutta la Tuscia sotto la spinta di mercanti d’arte. Sono descritte la raccolte dell’Antiquarium comunale e la tomba rupestre con iscrizione, due piccoli gioielli che Piansano custodisce con orgoglio.
PROFILO DEGLI AUTORI
Aura Colelli. Dipendente del Ministero della C tura, consegue la laurea magistrale in storia dell’arte presso l’Università degli studi della Tuscia di Viterbo. Iscritta all’elenco dei tecnici del restauro è qualificata in educazione museale e al patrimonio culturale. Dal 2004 è impegnata nel volontariato archeologico e fonda nel 2016 l’associazione Gruppo archeologico Piansano, in seno alla quale ancora oggi svolge attività di divulgazione e valorizzazione.