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Si alternano le voci di Gregorio e di don Ansano, siamo nel 1321 a Viterbo. Gregorio un tempo acquaiolo e poi soldato ormai fa l’ortolano, il prete giunto da Siena è tormentato da una ricerca infruttuosa. Per consolare la madre moribonda si accorda con Gregorio: le racconteranno una bugia. I due partono verso Siena sulla via Francigena.
SINOSSI
Si alternano le voci di Gregorio e di don Ansano, siamo nel 1321 a Viterbo. Gregorio un tempo acquaiolo e poi soldato ormai fa l’ortolano, il prete giunto da Siena è tormentato da una ricerca infruttuosa. Per consolare la madre moribonda si accorda con Gregorio: le racconteranno una bugia. I due partono verso Siena sulla via Francigena. Un accenno a fatti storici: Dante ammalato in Ravenna, Pia de Tolomei, Bonaventura da Bagnoregio, i Papi. C’è uno sguardo alle meraviglie dell’epoca: il duomo dell’Assunta con il pulpito prezioso, l’abbazia di San Galgano, la Fontana Maggiore di Perugia. I due protagonisti si incontrano di nuovo dodici anni dopo, è il 1333. Alla cappella di Santo Ansano nel duomo dell’Assunta, splende l’Annunziata di Simone Martini. Gregorio, incantato, descrive il dipinto con la parlantina di popolano. Il romanzo finisce con il pensiero di Ansano: “inveni”.
PROFILO DELL'AUTORE
Medico in pensione, nata a Viterbo (1947) da una famiglia di contadini umbri. Felice tra i libri, Ariosto, Cervantes, Cechov, riletti con gioia immutata, felice per una nota di gregoriano, per una rosa botanica o un fiore blu. Libri pubblicati: “La montagna di Cetona” (Sette città), “Ognuno a modo suo” (Ghaleb editore), “La Spagnola” (“La Torre dei Venti” 2023).