

Durante la Resistenza, furono molte le donne che parteciparono in vario modo alle azioni partigiane. Non molte imbracciarono le armi ma moltissime dettero il loro contributo fornendo abiti agli uomini alla macchia, procurando il cibo, curando e nascondendo i feriti, portando messaggi, armi e altro materiale nascosto ...
SINOSSI
Durante la Resistenza, furono molte le donne che parteciparono in vario modo alle azioni partigiane. Non molte imbracciarono le armi ma moltissime dettero il loro contributo fornendo abiti agli uomini alla macchia, procurando il cibo, curando e nascondendo i feriti, portando messaggi, armi e altro materiale nascosto nelle borse della spesa, nei cesti delle biciclette. L'apporto delle donne fu in buona parte sottovalutato perché non era considerato un contributo straordinario quanto piuttosto un lavoro che rientrava nelle normali mansioni femminili: fare da mangiare, lavare, cucire, curare i feriti. Lo pensavano anche molte di loro e tante, presumibilmente, non hanno mai chiesto un riconoscimento, restando nell'ombra anche dopo la fine della guerra. Di questa “marea silenziosa” che ha contribuito in modo sostanziale alla Liberazione, solo 19 donne hanno ricevuto la Medaglia d'Oro al Valor Militare, su un totale di 589 medaglie conferite. Di queste, 15 l'hanno ricevuta alla memoria. Questo volumetto vuole riunire in un unico luogo le biografie di tutte le 19 donne Medaglia d'oro per la Resistenza. Ma vuole anche inoltrare una proposta: quella di conferire una ventesima medaglia d'oro ad una ventesima donna che idealmente rappresenti tutte le donne alle quali non è stato attribuito nessun riconoscimento ma che invece hanno avuto un ruolo importante, portato avanti con coraggio in una doppia battaglia perché tutte hanno dovuto affrontare anche quella contro gli stereotipi di genere.
PROFILO DEGLI AUTORI
Alessandra De Vita è nata a Firenze, vive in Maremma da molti anni e fa la restauratrice di opere d'arte. Ha scritto racconti pubblicati in varie antologie, alcuni anche a quattro mani con Roberta Pieraccioli.
Roberta Pieraccioli è nata a Firenze e vive in Maremma. Dal 2000 lavora a Massa Marittima come direttore dei Musei e della Biblioteca. Ha scritto diversi racconti, alcuni con Alessandra De Vita, vari articoli e qualche saggio. Nel 2014 ha pubblicato “La Resistenza in cucina. Ricette del tempo di guerra per resistere in tempo di crisi” (Ouverture) e nel 2015 una raccolta di racconti ambientati nello stesso periodo “La Primavera. Racconti sul filo della memoria tra Firenze e la Maremma”.