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Il contributo si concentra sull’analisi dell’insediamento di Colle Maralto di Atri, scavato nel 1989 dalla Soprintendenza Archeologica d’Abruzzo.
SINOSSI
Il contributo si concentra sull’analisi dell’insediamento di Colle Maralto di Atri, scavato nel 1989 dalla Soprintendenza Archeologica d’Abruzzo. Oltre all’analisi dei frammenti ceramici provenienti dallo scavo e ad una loro catalogazione primaria si insiste sullo studio tipologico insieme alla loro resa grafica. All’analisi del materiale del sito atriano si inoltre aggiunta una divisione tipologica di tutti i siti abruzzesi del periodo compreso tra Bronzo finale e primo Ferro (1200-700 a.C.). Utile premessa per la definizione ed il collocamento geografico del comprensorio analizzato che vede il sito incardinato tra i territori dei Pretuzi e dei Vestini Transmontani, senza però identificarsi culturalmente con nessuna delle due realtà. Il territorio di Atri presenta caratteristiche proprie e una precisa delimitazione geografica mostrata da evidenze archeologiche consistenti in piccoli nuclei di necropoli posizionate strategicamente a creare un confine con valenza geografica e culturale. Come ogni territorio costiero, essendo maggiormente antropizzato, è sicuramente, del punto di vista del dato archeologico, più compromesso rispetto ai territori appartenenti all’entroterra, il contributo quindi racchiude solo una prima analisi possibile. Ciò non toglie che maggiori studi e approfondimenti sul caso atriano e su tutta la fascia costiera nord abruzzese non possano portare a dati più precisi e decisivi per l’interpretazione archeologica.
PROFILO DELL'AUTORE
Andrea Di Giovanni nata ad Atri il 20-12-1993. Residente ad Atri. Laureata in Beni Archeologici e Storico Artistici presso l’Università di Chieti con una tesi sull’insediamento protostorico di Colle Maralto. Frequenta l’ultimo anno presso la Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici dell’Università La Sapienza di Roma indirizzo Preistorico e Protostorico. Lavora come archeologa libera professionista nel territorio abruzzese dove collabora agli scavi della necropoli di Fossa; partecipa alla Missione dell’Università di Chieti-Pescara che indaga la necropoli villanoviana di Poggio delle Urne a Vulci.