

Il volume, redatto in forma di manuale di buone pratiche archeobotaniche, intende far conoscere ed acquisire la consapevolezza dell'importanza dei micro- e macroresti vegetali
SINOSSI
Il volume, redatto in forma di manuale di buone pratiche archeobotaniche, intende far conoscere ed acquisire la consapevolezza dell'importanza dei micro- e macroresti vegetali ai fini della ricostruzione del paesaggio e dell’ambiente vegetale in contesti archeologici di diversa cronologia e focalizzare un corretto approccio con la disciplina fin dalle prime fasi di un cantiere archeologico. Il volume intende inoltre sviluppare le diverse modalità di prelievo dei campioni archeobotanici nei siti archeologici in diversi case study del territorio italiano e le successive fasi di isolamento e analisi dei reperti.
PROFILO DELL'AUTORE
Marco Marchesini
Abilitato per la II fascia di professore universitario nel Settore Concorsuale 10/A1 – Archeologia, dottore di Ricerca in Biosistematica ed Ecologia vegetale, docente a contratto presso l’Università degli Studi di Ferrara e la Scuola Interateneo di Specializzazione in Beni Archeologici (SISBA) istituita dalle Università degli Studi di Trieste, Udine e Ca' Foscari - Venezia, già Archeobotanico presso la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna, è referente scientifico del Laboratorio di Palinologia e Archeobotanica del C.A.A. Giorgio Nicoli srl e del Museo Archeologico Ambientale di San Giovanni in Persiceto (Bologna), è autore di circa 200 pubblicazioni scientifiche e divulgative, svolge e coordina da anni ricerche, studi e progetti archeobotanici sul territorio nazionale e internazionale.
Silvia Marvelli
Abilitata per la II fascia di professore universitario nel Settore Concorsuale 10/A1 – Archeologia, dottore di Ricerca in Scienze e Tecnologie per l’Archeologia e i Beni Culturali, è attualmente responsabile del settore Palinologia e Archeobotanica del C.A.A. Giorgio Nicoli srl di S. Giovanni in Persiceto (Bologna), è autrice di 150 pubblicazioni scientifiche e divulgative, svolge da anni ricerche e studi archeobotanici sul territorio nazionale e internazionale. Da alcuni anni è direttore del Museo Archeologico Ambientale di San Giovanni in Persiceto coordinando attività didattico-divulgative e ricerche archeologiche nel territorio persicetano e direttore di Agenter, associazione riconosciuta dalla Regione Emilia Romagna che si occupa di gestione di sistemi museali.